Storia del Supremo Consiglio Femminile d'Italia

Il 10 settembre 2005 rimarrà una data storica, perché in quel giorno è stata completata ufficialmente in Italia la trasmissione iniziatica al femminile degli Alti Gradi.
La realizzazione di questo importante obiettivo, quasi ostacolato dal mondo massonico italiano, è stato possibile grazie alla forte volontà e alla lungimiranza delle Sorelle fondatrici che con impegno e responsabilità per oltre venti anni hanno prima lavorato incessantemente, impegnandosi nello studio e istruzione viaggiando nelle varie regioni d’Italia per garantire la costruzione piramidale poggiata su basi solide e durature.
Quando si sono sentite pronte e sicure si sono avventurare nello studio degli Alti Gradi sotto la guida paziente, comprensiva e amorevole delle Sorelle del Supremo Consiglio Femminile di Francia (SCFF). Le Sorelle italiane hanno frequentato la loggia Le Pirée n.7 all'Oriente di Nizza, dove sono state accompagnate e sostenute, per tutto il percorso, da un gruppo di ascolto in lingua italiana, formato da Sorelle francesi appartenenti agli Alti Gradi.
La storia di questi anni è breve, intensa, travagliata, appassionanti; questi anni segnano un punto fermo nella storia della Massoneria italiana.
I Rituali e i Regolamenti Generali francesi sono stati tradotti e in seguito adottati dalle Sorelle italiane con poche variazioni. Il 9 aprile 2002, dal notaio L. Aricò a Firenze, è stato depositato l'Atto Costitutivo di un'associazione denominata “Alti Gradi Femminili d'Italia secondo il RSAA”.
L'associazione è apolitica e senza scopo di lucro; ha come obiettivo la diffusione di una cultura inerente i principi etici e lo sviluppo dei medesimi nel rapporto con gli altri.
Svolge attività culturale e di solidarietà sociale con modelli relazionali, che rispondono ad esigenze che tengono conto la specificità di genere e la provenienza culturale e sociale delle affiliate.
Il 13 aprile 2002, con l’aiuto delle Sorelle francesi viene creata a Nizza la Loggia di Perfezione “Primordia Rerum” all’Oriente di Firenze sotto la Presidenza di Gloria Vannini che, lo stesso giorno, firma con il Pot.mo Sovrano Gran Commendatore del SCFF, Gilberte Colaneri, la Convenzione, che “associa” questa nuova Loggia al SCFF. Negli anni successivi vengono creati a Nizza, con la collaborazione del Capitolo La Croix et la Rose, il “Capitolo associato” La Rosa e la Speranza e, con il sostegno dell'Aréopage Evolution Créatrice, viene creato “l'Areopago associato” “L'Evoluzione Spirituale”.
Il giorno 11 giugno 2005, a Nizza, una delegazione del Supremo Consiglio Femminile di Francia, sotto la presidenza del P.S.G.C., Gilberte Colaneri, assiste alla procedura per l'elezione del P.S.G.C. del futuro Supremo Consiglio Femminile d’Italia. In quella data viene eletta quale primo Pot.mo Sovrano Gran Commendatore la sorella Anna Maria Valtancoli Sartini.
L'elezione del primo P.S.G.C. ha permesso di completare, anche in Italia, la piramide della Massoneria Femminile del RSAA, il quarto dei Supremi Consigli Femminili dell’Europa continentale dopo Francia, Belgio, Svizzera.
La Gran Loggia Massonica Femminile d'Italia il 10 settembre 2005 riceve, a Firenze, una delegazione del Supremo Consiglio Femminile di Francia, condotta dal P.S.G.C. ,Gilberte Colaneri. L'ordine del giorno prevede la fondazione del Supremo Consiglio Femminile d'Italia con l'intronizzazione di Anna Maria Valtancoli Sartini e consegna della Patente da parte del SCFF .
La cerimonia si svolge in presenza delle delegazioni del S.C.F. della Confederazione Elvetica, del S.C.F. del Belgio, S.C.F. del Cile, di rappresentanti del costituendo S.C.F. del Portogallo e di una delegazione di Fratelli in rappresentanza del S.C. d’Italia degli ALAM.
Il Potentissimo Sovrano Gran Commendatore del SCFF, Gilberte Colaneri, in procinto di costituire il SCFI, con cerimonia di intronizzazione e consegna della Patente


Il Sovrano Gran Commendatore eletto Anna Maria Valtancoli Sartini pone sotto la Giurisdizione le Logge “associate” fondate in precedenza a Nizza, in attesa della fondazione della Giurisdizione Femminile d'Italia.

Sempre dal notaio L. Aricò, il 21 aprile 2008 è stato modificato il titolo dell'Associazione “Alti Gradi femminili d'Italia secondo il RSAA” in “Supremo Consiglio Femminile d'Italia secondo il RSAA” . Punti principali dell'Atto costitutivo:
• Tutti i Supremi Consigli del RSAA regolarmente costituiti nel mondo lavorano alla GLORIA DEL GRANDE ARCHITETTO DELL'UNIVERSO
• Il motto del Rito è : ORDO AB CHAO
• Il motto del supremo Consiglio è : DEUS MEUMQUE JUS
• Il motto della sua Giurisdizione è : LIBERTA’, UGUGLIANZA, FRATELLANZA
• Il Supremo Consiglio Femminile d'Italia, fa riferimento alle Costituzioni di Bordeaux (1762) e alle grandi Costituzioni del 33° grado dette di Berlino (1786). Aderisce alla Dichiarazione di Losanna del 22 settembre 1875.
• Il Supremo Consiglio Femminile d'Italia è depositario e guardiano del Rito Scozzese Antico e Accettato, assicura il governo e l’amministrazione della Giurisdizione; si attiene ai Regolamenti Generali che conciliano l'affermazione di un Principio creatore con il rispetto della libertà di coscienza. La sua autorità si esercita su tutto il territorio della Repubblica Italiana. Regola esclusivamente le Logge dal 4° al 33° grado.
• Supremo Consiglio Femminile d'Italia non ha alcuna ingerenza legislativa e amministrativa nelle Logge di 1°, 2° e 3° grado come stabilito dal Protocollo d'Accordo stipulato con la Gran Loggia Massonica Femminile d'Italia il 22 ottobre 2011.
• Obbedienza e Giurisdizione sono inseparabili in quanto congiuntamente preservano l’unità del Rito Scozzese Antico ed Accettato nel rispetto della loro specificità e della loro complementarietà.
• Il Supremo Consiglio Femminile d'Italia afferma che i giuramenti che domanda nel corso delle successive iniziazioni sono di ordine amministrativo e iniziatico, e che in alcun caso essi limitano la libertà di opinione politica e religiosa della Massone che li sottoscrive. Ogni Massone deve sempre conservare intatti i suoi diritti ineliminabili di libera Cittadina.
• Dalla precedente affermazione risulta che la Massone deve rispettare i Regolamenti Generali della Giurisdizione del Supremo Consiglio del suo Paese e non deve riconoscere nessun Capo massonico sul piano sociale, politico o religioso.