Scienza e Filosofia: Dovere della Massoneria

Scienza e Filosofia: Dovere della Massoneria - 
Estratto dallo studio del SCFI presentato in occasione della Festa della Giurisdizione - Firenze, 27 novembre 2021

 

Cosa unisce e cosa divide scienza e filosofia?

Perché il massone deve affrontare questo problema? Quanto è un arduo questo compito?

Il R.S.A.A. , nel suo percorso, senza imporre alcuna ideologia, incoraggia la conoscenza delle maggiori correnti di pensiero per fornire i mezzi necessari a comprendere il passato, il presente e il futuro, ma come spesso accade, è difficile ritrovare quel filo rosso che unisce tutti e tre i tempi. Nelle logge, si ripete che il lavoro del massone deve essere teso al Bene e al Progresso dell’Umanità. Questo connubio esprime il concetto di sacralità cioè dei “ritmi sacri” dell'acquisizione e della evoluzione del sapere umano. Il ritmo esistenziale per divenire sacro prevede un tempo di apprendimento , un tempo di realizzazione , un tempo per fare posto a chi ci seguirà e un tempo per divenire terreno fertile delle nuove generazioni .

Una delle basi della Massoneria è: dare valore alla diversità culturale, alla varietà delle opinioni, al confronto tra Sorelle e Fratelli. Le affinità culturali e ideologiche diventano valori condivisi che danno alla Massoneria la forza esplorativa dei saperi e nello stesso tempo educano a una coscienza più elevata.

In epoche diverse le due discipline,scienza e filosofia, si sono avvicinate e allontanate. Diamo uno sguardo a due periodi lontanissimi nel tempo ma vicini nell'essenza.

                                                                                      La Scuola di Atene e la celebre antitesi di Raffaello

I filosofi antichi hanno come punto di partenza delle loro meditazioni la natura e i suoi fenomeni . I due grandi filosofi della tradizione greca determinano le scuole di pensiero diverse: Platone sapere concettuale della perfezione, Aristotele studio della scienza dimostrativa, approfondito e consapevole, che comprende con procedimenti logici le cause dei fenomeni.

Nel 1900 , con Einstein, Planck e soprattutto con David Bohm la fisica torna al tempo dei greci, alla teoria di Platone, secondo cui al di là del mondo fenomenico esiste una Realtà in sé, assoluta, infinita, metatemporale. Platone ha chiamato questa realtà Iperuranio D. Bohm l'ha chiamata Ordine implicato.

cosmo   L'Iperuranio è il luogo raggiungibile solo in forma metafisica e spirituale,  posto sopra il   cielo dove sono collocate le “idee eterne e perfette” di   natura divina. Per Bohm l'Ordine   implicato è una forza “sottostante” che regola l'esistenza di ogni cosa nel mondo fisico e   apre la strada a una interpretazione olistica dell'universo.

 Per ambedue dietro la realtà fenomenica spazio-temporale esiste un piano nascosto che   guida e unisce tutte le particelle in un'unica simbiosi cosmica.

Le cose osservabili e misurabili appartengono all'ordine esplicato, sono   interamente dipendenti e devono la loro esistenza alle sottostanti relazioni nell’ordine implicato (l'iperuranio).

David Bohm giunge alla conclusione che in realtà tutto l’universo “è Uno”. Ieri per via analogica, oggi per via scientifica possiamo dire che tutto deriva da un campo di energie sottostante (realtà implicata), chiamato “vuoto quantistico” “etere”, “prana”, “tao”, “chi” o “spirito” Da questo campo di energie oscure deriva tutta la Creazione.

Per Pitagora il Mondo nato dal Caos ed è stato costruito sulla base di precise proporzioni matematiche. Per Platone il rapporto aureo ha un ruolo fondamentale nella costruzione del mondo. I frattali erano conosciuti dagli antichi sotto il nome di “divina proporzione”.

Oggi la scienza ha dimostrato che la sezione aurea è alla base della geometria frattale e sulla base di tale fenomeno la scienza dimostra che l’universo è frattale, coerente e olografico. 

   

 

Come un grande broccolo! Grazie alla struttura frattale dell'universo in ogni parte si ritrova il tutto, “così in alto così in basso” degli antichi per cui in realtà tutto l’Universo “è Uno” .

Dopo millenni di storia dell’uomo e della scienza, quest’ultima torna a valorizzare quanto già intuito ed espresso dalle più antiche culture sapienziali e in più, dimostra che una modifica fatta in un luogo qualsiasi si ritrova all’istante in ogni parte dell’universo. Questo significa che i nostri pensieri, energia che proiettiamo, possono cambiare l’universo intero,come indica la corrente ascendente e discendente delle Sephiroth. Tutto nell'universo esiste e continua ad esistere in un Campo unificato che i fisici chiamano memoria: la memoria del cosmo. Accettare l'idea della memoria e relativa coscienza cosmica, riconoscere la sua vera natura con tutte le sue manifestazioni, è di certo l'inizio di un nuovo mondo, del mondo futuro che ci aspetta e di cui dobbiamo divenire consapevoli.

Come deve costruire il massone una compatibilità tra filosofia e scienza?

Compito essenziale della Massoneria, è quello di conoscere la Tradizione ed essere nel contempo una forza moderna. Noi siamo “nani sulle spalle di Giganti”, per cui è importante tener conto degli insegnamenti Tradizionali, cioè riflettere su qualcosa di già detto o fatto dai Giganti che ci hanno preceduto e, sollevati in alto sulle loro spalle, continuare il cammino, andare più lontano avvalendosi e contestualizzando i loro insegnamenti nel nostro presente.

Il dovere di ogni massone è trovare la propria giusta collocazione nella società come un ingranaggio in un orologio.

Tuttavia, oggi,il massone potrebbe trovarsi frastornato e impreparato di fronte ai profondi e rapidissimi cambiamenti della società. Viviamo momenti significativi più o meno drammatici sia dal punto di vista individuale che collettivo. In particolare, la pandemia che stiamo attraversando è un dramma, che, come avvenuto nelle crisi epocali dei tempi passati, potrebbe preannunciare una grande mutazione che ci costringerà a cambiare. Siamo agli inizi di una nuova era, a una nuova cosmologia,che speriamo ci porterà al risveglio e alla costruzione di una era di gioia ,fratellanza e libertà . Per farlo “Abbiamo bisogno di un concetto unificato e unificante che vada a colmare le lacune di una visione frammentata della conoscenza e dell'umanità”( P. Russel)

La conoscenza scientifica associata alla tecnologia basata sulla sperimentazione e sulla raccolta di dati, sicuramente ha migliorato la condizione umana, la confusione di ognuna di noi nasce quando ci si rende conto che il procedere della scienza a briglia sciolta apre scenari in vari campi che sono davvero rischiosi e che la corsa verso un futuro non prevedibile potrebbe portarci alla catastrofe.   

La tecnologia aiuta e incide sulla qualità della vita e del sapere, ma nello stesso tempo, cambia la vita individuale e collettiva, pone nuovi e contrastanti problemi che riguardano i legami sociali, l'economia, la solidarietà, e per alcuni aspetti sfida la democrazia mettendo a rischio la nostra stessa libertà. Su tutti questi temi è urgente una riflessione e anche un'azione conseguente e coerente.     Nostro compito è chiederci in che misura l’umanità contemporanea con la tecnica avanzata può e deve intervenire nei processi al fine di modificare le proprie condizioni di vita. 

Anche se il nuovo a volte spaventa, non c'è competizione tra Uomo e macchina, anzi le due realtà possono e debbono aiutarsi l'un l'altro.

Siamo in ascolto del nuovo e quel poco che sappiamo non deve essere di ostacolo all'acquisizione di quel tanto che ancora non sappiamo. La riflessione va rivolta a questioni molto attuali che vanno dall’informatica alla genetica che offrono nuove possibilità di realizzazione vedi la clonazione, la robotica, le sostanze nootrope, la cibernetica le biotecnologie ecc .

La cultura umanistica, base educativa del massone, è fondata sulla relazione tra maestro e allievo. Il sapere è trasmesso a partire da chi ne è il depositario. Con la rivoluzione informatica non è più possibile una diffusione “verticale’’ dei saperi. Oggi tutti possono partecipare alla costruzione e alla divulgazione delle conoscenze attraverso il web e i mass-media, il concetto di verità, viene via via sostituito dal concetto di in-formazione.

La scienza con le sue applicazioni tecniche, non è e non può essere l'unica griglia interpretativa della futura esistenza, la Conoscenza infatti consiste in una reintegrazione, in una riconquista di verità “sapienziali” smarrite, che fungono da prerequisito e non sono in opposizione alle conoscenze scientifiche. Scienza e Conoscenza devono essere fuse insieme.

“La metafisica è una visione globale della fisica come totalità della natura,vita compresa” (Vito Mancuso)

La scienza guarda verso l'uomo cibernetico e il transumano, ma, la stessa scienza di oggi definisce la spiritualità Campo infinito di Coscienza.

La massoneria per svolgere il suo dovere deve vigilare, deve guardare con attenzione lo scontro tra spiritualità e materialità presente nella società ed esercitare l'autorità morale che le è propria.

 

Sistemi complessi

“Delle nozioni che, ancora ieri, parevano semplici si presentano oggi infinitamente complesse”

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 I sistemi complessi rappresentano la stragrande maggioranza dei fenomeni fisici nei quali un gran numero di entità interagiscono e si collegano tra loro in modalità non ordinata (teoria della complessità o teoria dei sistemi dinamici non lineari) dando comunque luogo successivamente a situazioni stabili che emergono attraverso una transizione nel caos : “ORDO AB CHAO”.

Già dall’inizio del ‘900 i filosofi avevano iniziato a tentare di ampliare il loro orizzonte, essenzialmente umanistico, introducendovi nuovi elementi scientifici poiché risultava ormai evidente che la cultura umanistica faceva sempre più fatica a rappresentare integralmente la realtà, ma essendo altresì chiaro che la debordante cultura scientifica , per quanto ampiamente sperimentata, iniziava a mostrare i suoi limiti.

Dopo l’enunciazione del principio di indeterminazione di Heisemberg nella sperimentazione scientifica cambiò il modo di concepire il rapporto tra soggetto e oggetto, si arrivò a dire che l’essere umano “è al contempo spettatore e attore nel grande dramma dell’esistenza” in quanto l’osservatore modificava con i suoi strumenti di osservazione il sistema osservato.  Qual è la realtà e come possiamo conoscerla?   Tutto ciò contribuì ad accrescere l'angoscia che caratterizza la nostra epoca.  

Nel ‘900 l’applicazione tecnologica di scoperte scientifiche ha proceduto svincolata da riflessioni filosofiche, complice anche la follia dei conflitti mondiali. Un esempio emblematico è quello della scissione nucleare di cui conosciamo molto bene le implicazioni di diversa polarità, i due lati di una stessa medaglia, l’analogia degli opposti: l'applicazione delle scoperte scientifiche al servizio dell’Umanità e, al contempo, contro l’Umanità.
Questi processi hanno una forte rilevanza per noi massoni poiché la riflessione filosofica sulle interrelazioni tra scoperte scientifiche, innovazioni tecnologiche e il loro impatto sulla Natura e sull’Umanità influenza l'opera di trasformazione del nostro modo di essere “per il bene e il progresso dell’Umanità” e, si può dire, del Creato.

 La Natura si conserva e si evolve spontaneamente, lo fa da molto prima della comparsa dell'uomo e continuerà a farlo anche dopo di noi. Combinazione di caso e necessità ci mostrano come situazioni complesse evolvano su scala planetaria per il ripristino dell'ordine dal caos.   

 

   Pensare che gli studi del Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, siano stati ispirati dall'osservazione di fenomeni naturali come il volo degli stormi, fa riflettere su come l’Umanità partecipi a quella stessa Natura che genera in noi stupore e magnificenza quando la osserviamo nelle sue spettacolari manifestazioni.

 

Si tratta di una Natura al contempo fisica e cosmica in c ui gli esseri umani sono parte integrante e integrata fino all’ “Uno cosmico”, una relazione di cui dobbiamo diventare consapevoli, che ci fa sentire parte di un Tutto che trascende le nostre menti. Tale sentire richiama all’osservanza di valori morali a cui gli SGIG si ispirano non solo in teoria, ma anche e soprattutto nella pratica giornaliera di una vita vissuta cercando le analogie tra il nostro microcosmo personale e quello dell’intero pianeta quale chiave di lettura della Natura nella sua interezza.

Oggi l'avventura umana è caratterizzata da un livello di interconnessione sottoposta ad una accelerazione crescente e i processi complessi impattano in modo rilevante sulla qualità delle nostre esistenze. Non possiamo che constatare come la globalizzazione/mondializzazione abbia generato una forza propulsiva esponenziale che ingloba e trascina con sé l’Umanità tutta.  La scienza che si addentra nei processi di una Natura creativa deve pertanto assumere quegli aspetti creativi - l’intuizione, la trasgressione, le prospettive metafisiche, la cultura sapienziale - che il percorso iniziatico indica con chiarezza, esercitandoli con consapevole equilibrio. Tali approcci si sono rivelati spesso fonte di ispirazione per scienziati che con coraggio e apertura mentale hanno attinto anche alle sfere dell’invisibile e dell’immateriale.

La recente pandemia costituisce un esempio facilmente comprensibile perché è una esperienza di tipo complesso, multidimensionale e globale, che ha toccato sia le sfere private quanto quelle sociali di ognuno di noi, e le ricadute, impreviste e imprevedibili, hanno coinvolto i destini delle nazioni e dell’Umanità intera.   Questo evento planetario ha evidenziato come l’interconnessione globale sia inarrestabile e irreversibile, come la determinazione del singolo individuo sia circoscritta ad un campo d’azione fortemente limitato e forse illusorio, quanto il presente non possa essere cristallizzato e come il futuro resti imprevedibile.                                                                                                       

Scrive Monod : "l'antica Alleanza è infranta; l'uomo finalmente sa di essere solo nell'immensità indifferente dell'universo da cui è emerso per caso. Il suo dovere come il suo destino non è scritto in nessun luogo. A lui la scelta tra il Regno e le Tenebre".  Questa affermazione è un invito perentorio ad assumersi i rischi dell'Avventura Umana.  Nessuno si salverà da solo, qualsiasi offesa procuriamo alle risorse naturali riguarderà se non tutta almeno una parte dell’umanità, la vita della terra dipende da ogni singolo individuo e noi dobbiamo assumerci sino in fondo l’impegno di preservarla come base materiale della nostra esistenza fisica.

 

Ipercoscienza

Abbiamo accesso libero alla conoscenza e possiamo cercare di elevarci al di là della conoscenza nozionistica nella ricerca di una consapevolezza della percezione della nostra realtà individuale e di tutte le realtà interconnesse. In questo modo possiamo cercare di realizzare una Ipercoscienza che la fisica quantica definisce campo quantico strutturato e strutturante che contiene, scambia e crea continuamente l’insieme dei parametri di tutte le dimensioni delle diverse realtà nella scala del Multiverso. L’ipercoscienza è una consapevolezza elevata, trascendente, una dimensione non-temporale, unificata,razionale e intuitiva, mistica e non religiosa della spiritualità. Questo stadio spirituale è il livello in cui l’essere umano usa il proprio spirito come supporto dell’esplorazione di se stesso, delle cause e delle origini della vita, una sperimentazione della forza del pensiero, del potenziale mentale, intellettuale ed emozionale dello spirito.

cervello

L’ipercoscienza comprende la nozione di lavoro su se stesso, di profondità e di azione quantica dello spirito e ci permette di vivere ogni nostra azione, ogni istante della nostra vita immersi nel momento presente, in stato di essere unificato, armonioso e di beatitudine costante, in cui più si percepisce noi stessi come esseri spirituali non separati dall’esperienza di vita pratica e quotidiana e quindi capaci di osservare noi stessi in interazione con il mondo che ci circonda.

La dimensione dell’Ipercoscienza è detta anche dimensione della spiritualità, è verticale fuori dallo spazio-tempo non localizzata, studia sia la trascendenza che l’immanenza e ricerca l’essenza. La fisica quantica ci aiuta a comprendere cosa sia e a rappresentarla.

 

I Giovani

Risulta evidente che non è possibile escludere da questa esperienza i giovani, in particolare la generazione Z che sta provando a far sentire la propria voce in vari contesti, ma anche la generazione precedente, meno visibile in quanto inserita nei tessuti produttivi, ma non per questo meno preoccupata e frustrata.       Sono giovani preparati, impegnati, rispettosi delle istituzioni, e ci stanno chiedendo di cambiare insieme l’approccio alle problematiche planetarie, ci stanno dicendo che le politiche attualmente in campo sono di carattere difensivo, “mitigazione e adattamento”, tipico di chi si è accomodato nei propri privilegi; ci chiedono più coraggio e lungimiranza con azioni concrete di lungo respiro programmate secondo “previsione e prevenzione” per un cambiamento radicale, che rispetti le nuove “velocità” e che guardi onestamente al loro futuro piuttosto che alla difesa egoistica di ciò che oggi è detenuto da pochi.  

mani

Uno dei primari compiti dei Massoni, in particolari di coloro che hanno completato il percorso  iniziatico del RSAA e hanno avuto accesso a tutte le infinite possibilità di Conoscenza di questa nostro straordinario percorso, sia quello di favorire la staffetta generazionale lasciando la presa di quel testimone che deve passar di mano senza cadere rovinosamente dalle mani né del cedente, né del ricevente: equità vs privilegi, limpidezza vs opacità, coerenza vs opportunismo, generosità vs egoismo, Trasmissione e Amore.  Per fare questo si deve correre insieme per un tratto in cui si combatte  all’unisono per il progresso dell’Umanità, un momento di comunione e arricchimento reciproco al cui apice occorre trovare la forza, insieme di capacità e volontà, di darsi reciproca fiducia e, sulla base di tale fiducia, consegnare alle loro mani un presente che contiene in sé il loro futuro consapevoli di aver fatto tutto il possibile per prepararli a questo e con la serena coscienza di non averli intralciati ed ostacolati nel loro percorso che non è altro che la continuazione del nostro.

 

Fantasia e realtà

Mi fa sorridere l’idea che la fantasia delle fiabe dell’oriente con i tappeti volanti siano divenute la realtà dei droni di Dubai che sono veicolo per coloro che vigilano per un buon controllo della sicurezza nella città. Se tutto si svolgesse con intelligenza, purezza d’animo e bontà non dovremmo temere nessun avanzamento scientifico e nessun pensiero negativo lanciato nell’universo che inquina gli intenti.

La storia ci insegna esempi di ingratitudine, distruzione, sofferenza, ma la Speranza ci deve sempre accompagnare e ciò che sarà speso per il bene della Natura e dell’Umanità sarà la vera ricompensa dopo la morte verso l’Eternità.