Allocuzione Sovrano Gran Commendatore 14 settembre 2019

 Risp.me me  SS e FF nei vostri gradi e qualità, con commozione vi ringrazio per la partecipazione alla Festa dell’Ordine del SCFI e a questa cerimonia in particolare.

Oggi voi tutti siete testimoni dell'impegno e della grande responsabilità che il nuovo SCFI ha assunto nei confronti di se stesso e degli altri.

Rivolgo un grazie particolare al SGC uscente, per il lavoro e la lungimiranza con cui ha condotto e consigliato tutte noi in questi sette anni e sono onorata per la fiducia da lei accordatami.

Oggi mi impegno ad affrontare questo nuovo compito con rinnovata determinazione e conoscenza ma con lo stesso entusiasmo di trenta anni fa e più, forte di poter contare, come sempre, sull’aiuto di tutte le sorelle con cui condividere idee ed obiettivi nel rispetto delle opinioni di ognuna.

Oggi mi impegno altresì a continuare ad operare sulla strada già tracciata da chi mi ha preceduto, tenendo fede a tutti gli impegni presi, a proseguire l'organizzazione della nostra Giurisdizione e a rispettare gli accordi nazionali e internazionali presi con le Giurisdizioni femminili, maschili e miste.

Oggi mi impegno a porre particolare attenzione alle giovani massoni unico potenziale creativo del futuro della Massoneria Femminile.

I punti base su cui insieme continueremo a lavorare sono quelli enunciati nella Dichiarazione dei Principi di Losanna del 1875:

  • obbedire alle leggi del nostro Paese
  • vivere con lealtà,
  • praticare la giustizia,
  • amare i propri simili,
  • contribuire all'emancipazione progressiva e pacifica dell’umanità,
  • lavorare senza sosta alla Verità, al Bene e al Bello.”

VERITÀ, BENE e BELLO

Platone scriveva:

Il desiderio di Bellezza, è l'Amore che spinge l'ascesa dell'uomo verso la Sapienza autentica

Sono concetti cardine che danno significato all'esistenza e al senso della vita di ogni persona , in quanto appartengono alla Conoscenza e alla Consapevolezza.

Ma oggi la Bellezza sembra limitata al solo aspetto esteriore, ovvero alla perfezione fisica.

Da tempo e con insistenza i media, alla corte della società consumistica, hanno costruito modelli effimeri e lontani dalla Sapienza con il triste risultato che le menti meno consapevoli e più vacillanti dei giovani e non solo dei giovani, hanno perso la naturale capacità di discernimento e di comprensione per vivere la propria vita.

L'evoluzione e la vita consapevole dell'umanità non può procedere attraverso corpi muscolosi e visi scolpiti dal bisturi, perché diventi consapevole necessita di cuori e menti aperte, che fanno della ricerca e della conoscenza la loro forza ed il loro nutrimento.

Dostoevskij si chiedeva se la Bellezza salverà il mondo.

Si, la Bellezza se coltivata, potrebbe salvare il mondo in quanto energia sapiente, pacificatrice, delicata e potente al tempo stesso.

“La Bellezza non si realizza che unendo la Sapienza, che concepisce, alla Forza, che esegue” (G. Porciatti).

La Bellezza alla quale si fa riferimento è, ovviamente, la bellezza interiore, legata ai valori delle Virtù, è la bellezza dello spirito, dell'attimo di intuizione e contemplazione, è la Bellezza su cui le grandi menti dell'Umanità, di ieri oggi e domani, scrivono e riflettono.

Per comprendere non basta il sapere, bisogna diventare, essere: Bene, Verità, Giustizia, Bellezza. La diffusione dei Principi morali e la loro difesa sono imprescindibili dalla costruzione di una società equa e in armonia tra esseri viventi e pianeta Terra.

L'evoluzione cosciente dell'umanità avviene quando le “scelte” producono nuovi passi in sintonia con la consapevolezza cosmica che è la vibrazione fondamentale dell’Universo. C'è un solo logos, una sola logica che governa il mondo naturale e il mondo umano.

Siamo tutti figli della stessa ragione cosmica. Siamo un tutto.

Dove l’Uno e il Tutto sono in ognuno di noi, in un equilibrio saggio, necessario, perenne e duale; come una danza tra opposti che si toccano, si fondono, generando bellezza ed equilibrio armonico.

Le diversità sono solo diversità di percezione del singolo, sono soltanto l’individuale e personale risultato di elaborazioni mentali ed emozionali differenti, scaturite da ogni singola esperienza, dalle singole credenze e dai modelli sociali in cui si cresce.

La Massoneria Femminile in generale e il nostro Ordine in particolare, sa che l'imperativo categorico è quello di consegnare alle generazioni future il patrimonio di Giustizia e Conoscenza, costruito e conservato per secoli da donne e uomini liberi e di buoni costumi.

Noi che facciamo parte del RSAA, a questo, lavoriamo con dedizione.

Nel grande teatro della vita, la libertà, la giustizia, la conoscenza, la consapevolezza, non sono doni che scendono dal cielo, ma sono i frutti di una impegnativa conquista umana, quotidiana, che richiede perseveranza, attenzione e cura, poiché questi preziosi frutti sono difficili da conquistare ma molto facili da perdere.

La Tradizione è il filo d'Arianna tra la storia e l’odierna società. Il nostro compito, in un mondo in rapidissima e continua trasformazione, non varia : dobbiamo custodirla e trasmetterla con uguale forza ed attenzione.

Oggi le maggior parte delle informazioni, Tradizione compresa, passano attraverso il web e i social network; quindi anche le modalità di comunicazione devono adeguarsi alle modalità di ricezione se si vuole carpire l’attenzione delle persone e “risvegliarle”.

Ma come fare e con quali regole?

Agire e operare per il bene dell'umanità in questo tempo vuol dire riuscire a veicolare il “messaggio” massonico nei termini di un linguaggio veloce, tecnologico e digitale.

Significa anche fare attenzione a non snaturarsi e, nello stesso tempo, a non diventare una bolla astratta e autoreferenziale.

Web e social non si sottraggono alla legge duale : sono come un’enorme tavola imbandita da una parte ricca di immagini, di suoni, di cultura e di bellezza, dall'altra ricca di super-offerte, tipo discount, di vanagloria, di esibizionismo, di false notizie, di disperazione il tutto molto spesso veicolato e supportato dai media stessi per puri interessi economici. Cambiano le modalità di comunicazione , ma, siamo sempre di fronte all'antica dicotomia umana: essere o avere.

Anche tramite questi nuovi strumenti, la moderna quanto eterna sfida è rendere possibile veicolare, un messaggio che può e deve seguire sempre la retta via, in equilibrio tra “bianco e nero”, tra “virtù e vizio”, oggi termini obsoleti e travisati nel significato. Sappiamo bene che il vero significato di Bellezza sta nella pratica costante delle Virtù e del Bene : uno stile di vita che noi conosciamo e abbiamo imparato a vivere per gradi nel tempio.

Linda Leuci
SGC del SCFI